L'amministratore unico di Liguria Digitale Enrico Castanini è stato ascoltato in audizione dalla X Commissione "Attività produttive, commercio e turismo" della Camera dei Deputati sul tema "Intelligenza artificiale: opportunità e rischi per il sistema produttivo italiano". L'intervento è inserito nell'indagine conoscitiva promossa dalla Commissione su questo tema così attuale.

L'intervento ha preso le mosse da una frase del filosofo e scrittore greco Plutarco, tratta dal suo "L'educazione dei figli", che recita: "I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere". Sebbene così lontana nel tempo, questa frase descrive perfettamente la differenza fra mente umana e intelligenza artificiale per quello che questa tecnologia è al giorno d'oggi: esattamente un vaso da riempire! Questo perché ogni scelta operata da un’intelligenza artificiale, oggi, è dettata da un algoritmo di valutazione che qualcuno ha predisposto. Questo significa che le scelte fatte da qualunque intelligenza artificiale sono il frutto di una serie di indicazioni impartitegli da una mente umana, che altro non è l’agente che di fatto riempie questo vaso altrimenti vuoto.

Questo però ci pone di fronte a un secondo tema: quello delle variabili legate alla programmazione dell’algoritmo attraverso il quale l’intelligenza artificiale opera. Ogni risposta fornita dall’intelligenza artificiale si basa sui dati che essa raccoglie. Questi dati possono però essere fortemente diversi fra loro, a seconda delle opzioni di ricerca che vengono imposte all’intelligenza artificiale stessa.

Oggi ci si interroga con sempre maggior frequenza, e spesso con sempre maggior apprensione, sull’impatto che sta avendo e che avrà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, intenso però quasi sempre come numero di posti di lavoro. Quante professioni cancellerà o renderà obsolete? Quante nuove professioni emergeranno? Quale sarà il saldo fra questi due valori?

Forse per rispondere a questa domanda sarebbe corretto volgere il nostro sguardo al passato, alle altre grandi innovazioni che, nel corso della storia umana recente, hanno caratterizzato l’avanzamento del progresso tecnico-scientifico, arrivando a diventare strumenti alla portata di tutti. Pensiamo ad esempio all’automobile o al telefono. Oppure, in tempi più recenti, al personal computer, alla rete internet o allo smartphone. Tutte queste tecnologie, specialmente nelle fasi iniziali della loro diffusione capillare, hanno agito da grandi moltiplicatori, piuttosto che da distruttori di lavoro.